«Alle volte, una donna che è impiegata qui o lavora là, ha paura a rimanere incinta, perché c’è una realtà : appena incomincia ad avere la pancia, la cacciano via. “No, no, tu non puoi rimanere incinta”. Per favore, questo è un problema delle donne lavoratrici: studiatelo, vedete come fare che una donna incinta possa andare avanti, sia con il figlio che aspetta e sia con il lavoro».
è rivolto ai rappresentanti di Confindustria e tocca uno dei temi più sensibili per le donne nel mondo del lavoro.Le Equilibriste: la maternità in Italia 2022Il 42,6% delle donne tra i 25 e i 54 anni con figli risulta non occupata . Rinunciano per impegni familiari con un divario di più di 30 punti percentuali rispetto agli uomini. Il tasso di occupazione dei padri tende a crescere all’aumentare del numero di figli minorenni presenti nel nucleo, quello delle madri tende a diminuire. Nel 2020 sono state più di 30mila le donne con figli che hanno rassegnato le dimissioni. Non sempre sono dimissioni volontarie.
Questi i dati sulle convalide delle dimissioni delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri di bambini di 0-3: su 42.377 casi nel 2020, il 77,4% riguarda donne. Le lavoratrici madri rappresentano il 77,2% del complesso delle dimissioni volontarie, a fronte delle 9.110 dei padri.