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I “nonni” della Valsesia sconfiggono il coronavirus: negativo il 100 per cento dei tamponi nelle case di riposo

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I «nonni» della Valsesia alla larga dal Coronavirus. Mentre nel Vercellese e in altre parti d’Italia le varie procure stanno aprendo fascicoli di indagine per la gestione dell’emergenza epidemiologica in case di riposo e Rsa, le strutture valsesiane si distinguono per il 100 per cento di tamponi con esito negativo, sia per gli ospiti, sia per il personale. Da Gattinara a Varallo, le case di riposo valsesiane hanno saputo tenere alla larga il Covid-19, non solo applicando rigidamente le regole imposte dall’Istituto superiore di sanità, ma anche con buone pratiche e decisioni a volte sofferte, come quella di chiudere da subito l’accesso ai famigliari dei parenti e altri visitatori, ma che si sono rivelate provvidenziali. A questo si aggiunge la professionalità di tutti gli operatori, i principali potenziali portatori del virus, dato che erano gli unici che possono entrare e uscire dalle strutture. Ma anche fuori dal lavoro, i loro comportamenti sono stati attenti e prudenti, tutelando così la loro salute e quella degli anziani di cui si prendono cura ogni giorno. Dalle due case di riposo di Gattinara (la Patriarca e la San Lorenzo), fino a Casa Serena di Varallo, passando per la casa di riposo Don Fiorindo Piolo di Serravalle, la casa di riposo Sant’Anna di Borgosesia e la Santi Filippo e Giorgio di Valduggia: sono queste le strutture in cui tutti i tamponi praticati su ospiti e dipendenti hanno dato esito negativo.

I «nonni» della Valsesia alla larga dal Coronavirus. Mentre nel Vercellese e in altre parti d’Italia le varie procure stanno aprendo fascicoli di indagine per la gestione dell’emergenza epidemiologica in case di riposo e Rsa, le strutture valsesiane si distinguono per il 100 per cento di tamponi con esito negativo, sia per gli ospiti, sia per il personale.

Da Gattinara a Varallo, le case di riposo valsesiane hanno saputo tenere alla larga il Covid-19, non solo applicando rigidamente le regole imposte dall’Istituto superiore di sanità, ma anche con buone pratiche e decisioni a volte sofferte, come quella di chiudere da subito l’accesso ai famigliari dei parenti e altri visitatori, ma che si sono rivelate provvidenziali.

Dalle due case di riposo di Gattinara , fino a Casa Serena di Varallo, passando per la casa di riposo Don Fiorindo Piolo di Serravalle, la casa di riposo Sant’Anna di Borgosesia e la Santi Filippo e Giorgio di Valduggia: sono queste le strutture in cui tutti i tamponi praticati su ospiti e dipendenti hanno dato esito negativo.

 

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