«In questo momento difficile, non conta la scelta di breve termine ma l’obiettivo, nel lungo termine, di esserci. Da protagonisti». È questo il messaggio che Luca Boccato, amministratore delegato diAlmar Jesolo Resort & Spa
«In questo momento difficile, non conta la scelta di breve termine ma l’obiettivo, nel lungo termine, di esserci. Da protagonisti». È questo il messaggio che Luca Boccato, amministratore delegato diAlmar Jesolo Resort & Spa
. Una scelta che implica la presa di qualche rischio imprenditoriale, sempre tenendo conto dell’aspetto sicurezza, e che detterà anche l’apertura, il 7 aprile prossimo, del nuovoL’edificio, di proprietà di Reale Immobili spa, è stato trasformato in un hotel di prestigio, per una clientela business eby Hilton ed è stata oggetto di una completa riqualificazione e restyling, a cura dello studio Thdp, specializzato in architettura ed interior design per alberghi, che ha creato un’oasi verde in città. «Il nostro modello di business – spiega Boccato – prevede di operare come white label utilizzando l’insegna di catene internazionali, un concept che si sta diffondendo in una fase in cui i grandi gruppi gestiscono sempre meno direttamente le strutture e affidano ai propri brand la parte di franchising».Se Hilton attraverso i suoi processi garantisce qualità e canali distributivi, la parte operativa e di gestione staff fa capo ad HHN, che per gli arredi – a carico del gestore – ha investito 3 milioni di euro. «L’apertura – commenta Boccato – è stata ritardata di quasi un anno rispetto al progetto iniziale; il Covid ha contribuito allo slittamento, perché ha rallentato cantieri e lavori. Ora stiamo facendo una scommessa, puntando sul fatto che stiamo andando verso la fine della pandemia. Siamo consapevoli – aggiunge Boccato – che l’avvio non sarà semplice, ma affineremo i processi e con l’arrivo dell'estate ci attendiamo una ripresa della domanda».DoubleTree by Hilton Rome Monti si compone di 133 camere distribuite su sette piani e include un bar & caffetteria con ingresso da piazza Esquilino, un ristorante di cucina tradizionale rivisitata e unpanoramico, oltre a tre meeting room modulari ed una moderna sala fitness. Il design contemporaneo dell’albergo si ispira ai colori di Roma ed è contaminato da elementi naturali. Una ricerca filologica ha guidato tutto il progetto di riconversione dei due edifici preesistenti, con l’obiettivo di unire il ritmo e lo stile di vita romani alle funzionalità di un hotel instaurando un dialogo continuo con la città. La progettazione ha riguardato anche la riduzione dell’impatto ambientale e sociale, identificabile nella scelta dei materiali impiegati e delle fonti energetiche.