Torino ospita oggi e domani i «Fuoriclasse della Scuola italiana», i campioni di un anno sui banchi. Hanno dai 16 ai 18 anni, si sono distinti in una delle materie di studio per le quali il Miur li ha invitati a gareggiare. Oltre a vincere una borsa di studio, beneficeranno di un campus di due giorni al Museo del Risparmio.
Mi è capitato di partecipare a centinaia di eventi, corsi, summit. Tutti hanno spesso delle direttrici contenutistiche che li attraversano e gli audience possono essere veramente molto diversi e con tante specifiche sfaccettature. L’idea di avere di fronte una platea così giovane e così preparata, ma che ha bisogno di supporto e preparazione pratica mi ispira e motiva profondamente. Esistono, infatti, alcuni passaggi nella nostra vita che non si possono imparare sui libri e che sono e saranno fondamentali per la realizzazione di questi ragazzi cosi capaci e determinati.
Esiste infatti un percorso che non corre attraverso buoni voti e lezioni ordinate. Si tratta di un viaggio profondo nella ricerca della nostra consapevolezza e che ci porterà a correre rischi, affrontare timori e magari dopo qualche caduta a rialzarci per ottenere il successo che ci meritiamo.
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