Da bambini le cose si conoscono a pezzi: alcuni te li porti nella memoria, si induriscono in simboli e narrazioni, altri vanno perduti, si polverizzano in una sorta dimitologico che è la nostra infanzia. I miei ricordi di Franco sono splendidi, ma non sono ricordi. Sono pezzi, appunto. Cocci. Flash sinestetici.
C’erano cuscini di colori sgargianti, volti aperti in risate fragorose, c’era un’allegria tangibile, ma l’allegria falsifica la memoria, perché la accende come un neon eliminando le ombre. Così ricordo solo l’affetto e la gioia, un ritornello di colori forti e di stati d’animo conviviali, come i bassi di un brano musicale estivo che risuona da un’auto che sfreccia verso la spiaggia.Franco era gentile e brillante e pieno di attenzioni per gli altri.Franco aveva una vena mistica che allacciava al cosmo la parola terrestre, eppure tra gli uman. Ma io di lui, di quelle cene, conservo solo frammenti, appunto, come avanzi di cibo incartati per l’indomani.
Italia Ultime Notizie, Italia Notizie
Similar News:Puoi anche leggere notizie simili a questa che abbiamo raccolto da altre fonti di notizie.