L'attesa svolta è arrivata nella notte: i carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Alessandria, hanno eseguito il fermo disposto dalla Procura del presunto responsabile dell'omicidio di Norma Megardi. Si tratta di un uomo della zona, condotto in carcere, nella casa circondariale Cantiello e Gaeta verso le 2.30.
Due gli avvocati che assistono l'indagato, arrivati alla caserma Scapaccino, dov'era presente anche il magistrato che ha disposto il fermo. L'auto in questione, un'utilitaria Opel acquistata da poco da Megardi insieme al marito, era andata sostanzialmente distrutta dalle fiamme nella zona boschiva, sugli argini del Po, salvo che per alcuni numeri di targa rimasti leggibili.
state portate nella camera mortuaria del cimitero di Alessandria, a disposizione dell'autorità giudiziaria. I carabinieri del comando provinciale, con i colleghi della compagnia di Tortona, avevano iniziato subito una serie di accertamenti sul luogo del ritrovamento, molto impervio e isolato, lontano dalle abitazioni.
Megardi, intestataria con il marito della vettura, era uscita dalla sua casa di Sale per delle commissioni quella stessa giornata, nel tardo pomeriggio, ma non aveva più dato sue notizie, sembrava scomparsa. Tutto il paese si era impegnato per risolvere il giallo, a partire dalla polizia locale, che aveva fornito le immagini dell'impianto di videosorveglianza, sperando di aiutare a ricostruire i movimenti dell'auto e dell'anziana stessa.
È colpa della corte suprema 🫢🤭
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