L’iconico caffè meneghino, che prende il nome dal patrono Sant’Ambrogio, è riconosciuto anche oltreoceano per il suo color rosa pastello, le sue brioche e le cotolette alla milanese.
Nell’Ottocento la caffetteria presentò tre varianti del Bicerin: “pur e fiur”, simile al cappuccino, “pur e barba”, caffè e cioccolato, e il “’n poc ’d tut”, che in piemontese significa letteralmente “un po’ di tutto”. Il nome bicerin, letteralmente “piccolo bicchiere”, prese piede quando “’n poc ’d tut” venne servito in bicchieri senza manico. E la leggenda incominciò.
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