Con la curva dei contagi che non si piega e le varianti a fare sempre più paura, il dado è oramai tratto: si andrà alla proroga del divieto di spostamento anche dalle regioni gialle, in scadenza il prossimo lunedì. Contatti informali tra governo uscente ed entrante ci sono già stati e tutti convergono sul fatto che riaprire i confini in queste condizioni non si può.
L’unica incognita è se a firmare il decreto legge di proroga sarà Conte oppure Draghi. In quest’ultimo caso si aprirà una finestra di 48 ore giudicata comunque non troppo pericolosa. Oggi le Regioni diranno al governo la loro sulla necessità o meno di varare già nel week end il decreto senza attendere l’insediamento del nuovo governo. Ma la proroga o subito o dopo un paio di giorni ci sarà.
Ma dopo il via libera del Cts si va verso la ripresa in tutta Italia, salvo che per le piste dell’arancione Alto Adige e di quelle dell’Etna. Appena firmato il nuovo decreto però entreranno in vigore le misure cautelative contenute nel parere del Cts e riprese dalle linee guida regionali. Prima di tutto si scia sempre con la mascherina, poi si potrà vendere un numero limitato di skipass, non superiori al 30% della capacità degli impianti.
vie potranno andare al 100% della capienza se aperte, al 50 se chiuse. Stessa percentuale fissata per cabinovie e funivie. Quindi chi prima arriva scia. Gli altri si dovranno accontentare di un tè caldo in rifugio.
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