Covid in classe: mio figlio dove lo lascio? Vademecum per le famiglie tra scuola e lavoro

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Covid a la Maddalena, la rabbia dei «reclusi» nel resort di Santo Stefano sfogata sui socialGiovedì sono stati «liberati» i 444 turisti ospiti della struttura dove si sono verificati contagi da Covid. La tensione negli ultimi giorni era salita alle stelle Questa cosa ha dell incredibile, si sceglie di andare in vacanza in una situazione pandemica, ma non si accettano le conseguenze. Sono arrabbiati, poverini 😢 Pensa quelli che devono aspettare per settimane un porto sicuro fatepena
Fonte: Corriere - 🏆 2. / 95 Leggi di più »

Intervallo addio, la scuola post covid impone agli studenti la pausa al bancoIn vista del suono della campanella per il nuovo anno i presidi organizzano spazi e predispongono anche nuove regole di comportamento per accogliere gli allievi nel pieno rispetto delle norme anti-covid. E tra quelle che stanno redigendo, oltre agli ingressi scaglionati e separati, la mascherina quando non è possibile rispettare la distanza di un metro e la frequente pulizia delle mani, c’è anche il divieto dell'intervallo e dell'uso delle macchinette. Norme semplici, che però gli istituti sono in grado di far rispettare solamente in presenza di più bidelli rispetto a quelli di un «normale» anno scolastico che sono calcolati sul solo numero di iscritti. Ed ecco che i presidi fervono in attesa del loro arrivo promesso dal Ministro in tempo per il rientro in classe previsto al momento per il 14 settembre. «Per quanto riguarda gli ingressi non abbiamo problemi perché usiamo anche le uscite di emergenza – spiega la dirigente del Bona Raffaella Miori – . Le mascherine ci ha detto lo stesso ministro che ci verranno fornite, come anche i vari detergenti, ma è chiaro che è impensabile programmare un intervallo con il consueto “libera tutti”, perché si vanificherebbero gli sforzi che si stanno facendo, sarebbero chiari assembramenti». Tra le ipotesi alle quali stanno lavorando le scuole, c'è l'intervallo a scaglioni e quello più probabile stando seduti in classe. «Il primo è più difficile da attuare, perché servirebbe più personale ancora per verificare che vengano mantenute le distanze – conclude la preside - . Immagino che i ragazzi faranno una pausa stando seduti in classe nel proprio banco». Anche l'uscita per andare in bagno sarà «sorvegliata». «Speriamo che arrivino presto i bidelli che abbiamo chiesto – commenta il dirigente del Gae Aulenti Cesare Molinari - . Ogni volta che l'allievo chiederà di andare ai servizi, fuori dalla porta del bagno dovrà esserci una persona che controlla che lo studente si lavi le mani e proceda con la sanificazione quando ha finito». E nie Che vergogna. ecco come fare il lavaggio del cervello ai bambini. limitazioni e restrizioni per via del nemico invisibile che, di fatto, non rappresenta un grave problema ad oggi La corsa dei banchi? Immagino il casino!
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »

Qual è il «debito buono» che può aiutare la ricostruzione post Covid?La via maestra è quella degli investimenti in infrastrutture materiali e immateriali, in capitale umano. Resta fermo che per l’Italia, che si avvia al record assoluto di un debito al 157% del Pil, la priorità (trascorsa l’emergenza) è di avviarne la graduale riduzione Se lo stato fa debito per istituire Aziende di stato che producono utili da distribuire per abbassare le tasse o ripagare i debiti allora il debito è ben fatto ... Se lo elargisce ai privati sperando che essi poi pagheranno le tasse ... È come tagliarsi i polsi e ridere!😡 Ovviamente quello dato a voi La soluzione è LegalizeIt megliolegale spininelfianco
Fonte: sole24ore - 🏆 1. / 98 Leggi di più »

I bambini, la minaccia-Covid e le nostre responsabilitàUno studio dimostra che sono a rischio anche i più piccoli. E ci fa chiedere perché gli adulti non riescano a impedire che i ragazzi si mettano in situazioni pericolose
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Così il Covid-19 ha cambiato la vita lavorativa: più email, riunioni e ore di straordinarioTra gli aspetti della nostra vita che il coronavirus ha cambiato c’è anche la vita lavorativa: un team di ricercatori ha analizzato cosa c’è di diverso rispetto al mondo prima della pandemia E dorsali sovraccariche..oggi per esempio:
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La funivia del Sacro Monte di Varallo spegne ottantacinque candeline e non teme il CovidLa funivia che porta al Sacro Monte di Varallo sta per celebrare gli 85 anni di attività. Una vita in realtà divisa in due. L’impianto fu progettato nel 1933 e inaugurato due anni dopo, il 28 agosto 1935 appunto, ma il 30 settembre 1974 fu chiuso e quindi smantellato negli anni Ottanta per poi essere ricostruito, basandosi sullo stesso tracciato e sulle stesse stazioni di quello precedente, e riaperto nel 2003, l’anno in cui la Nuova Gerusalemme venne inserita tra i siti dei beni di interesse mondiale dell’Unesco. L’epoca covid ha avuto delle ripercussioni sul bilancio anche se la gente, alla riapertura dei confini regionali, ha dimostrato una forte passione per il mezzo di trasporto che porta al Sacro Monte. «La chiusura prolungata per più mesi ha indubbiamente influito sulle presenze - dice Andrea Colla, direttore amministrativo di Monterosa 2000, società che dal 2019 ha in gestione la funivia - ma la funivia resta ben frequentata. In termini di affluenza registriamo un 20 per cento in meno rispetto all’anno scorso ma è un calo che ha ragioni precise: la pandemia, che ha impedito per più tempo gli spostamenti, e la mancanza dell’Alpàa, manifestazione che in dieci giorni porta molta gente a utilizzare l’impianto». Senza questi due fattori i numeri sarebbero stati quelli del primo anno di gestione. «Sono elementi che non dipendono da nessuno - conclude Colla - ma senza i quali l’annata sarebbe stata positiva». L’orario estivo di apertura è dalle 9 alle 18 (nei festivi fino alle 19) con una coda serale solo di sabato fino al 29 agosto, dalle 20 alle 22. E oltre agli appuntamenti quotidiani prettamente religiosi vengono organizzati eventi culturali. Oggi, per esempio, l’ente di gestione Sacri Monti, in collaborazione con le associazioni Fiorile e Messidoro e Mano d’Opera, propone «Quando le statue prendono vita», uno stage teatrale condotto da Costanza Daffara e Graziano Giacometti, docenti della scuola di teatro «L’isola di Prospero» che affermano: «I partecipanti da
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »