). Emerge da uno studio compiuto dal Policlinico San Matteo di Pavia insieme al Niguarda di Milano. A diffondere la notizia è stato Fausto Baldanti, direttore della Virologia del Policlinico, in un convegno organizzato dall'associazione culturale "Nova Ticinum", presieduta da Mario Viganò, che si è svolto all'Università di Pavia.
"Il Covid-19 - ha aggiunto il virologo pavese - secondo i nostri studi circolava nella zona rossa di Codogno già dalla metà di gennaio: dagli esami effettuati, abbiamo scoperto anticorpi che risalivano a quell'epoca. L'immunità di gregge comunque è ancora lontana dall'essere raggiunta. Sempre dai controlli effettuati è emerso che nella zona rossa di Codogno solo il 23 per cento della popolazione ha incontrato il virus.
E quei dementi al governo parlano di vaccino su un virus Rna estremamente mutevole allo stato delle conoscenze e impossibile un vaccino ma questo non lo dicono?
Si ma il governo dice che è tutto sotto controllo e che i focolai sono piccoli e che non faranno danni poi magari il virus si trasforma e siamo al punto di prima ma l'importante è salvare la stagione turistica il resto non conta
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