L a lettera C come curiosità, conversazione, città, creatività, connessione. E poi come Claire. La nuova collaborazione tra Uniqlo e, dove ha disegnato l’abito da sposa di Meghan Markle, porta proprio il nome Uniqlo:C. «La lettera C era contenuta in molte parole che rappresentano il dna di questa collezione. Compresa quella inglese commuters, che significa pendolari».
Nel 2018 ha vinto il premio Womenswear Designer of the Year ai British Fashion Awards. Si aspettava un riconoscimento simile? «No, anche la nomination è arrivata con mia grande sorpresa. La moda non è un posto facilissimo per le donne».«Il momento in cui mi sono sentita più sotto osservazione è stato quando ho disegnato l’abito da sposa della Duchessa di Sussex. C’era aspettativa, era un evento storico».
Negli anni ‘90 ha lavorato con Calvin Klein. In quel periodo nella maison lavorava Carolyne Bessette, moglie di John John Kennedy e rimpianta icona di stile. «Lavorava tre uffici dopo il mio, sullo stesso piano. Aveva un grande senso dello stile, indossava pezzi minimalisti ma chic e portava capelli all’indietro, utilizzando accessori particolari. Mixava lo stile alla praticità americana, tutto quello che indossava era preciso: e questo si ritrova anche nella collezione Uniqlo:C».«Sia in quello maschile che in quello femminile, una camicia, capo perfetto anche per le serate più eleganti».
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