che ha per protagonista un pilota di caccia sovietico che guida l’avventurosa fuga di un gruppo di prigionieri russi da un campo di concentramento nazista durante la seconda guerra mondiale promette di rivoluzionare il mondo in cui guardiamo i film, avvicinandolo pericolosamente al modo in cui guardiamo il cellulare.è infatti girato interamente in verticale, modalità già adottata qua e là da filmmaker sperimentali e,Una scena ripresa dal vivo di V2.Escape from Hell.
Come poi le sale proietteranno un film con due bande nere laterali è tutto da capire: lo riformatteranno?, adatteranno lo schermo con mascherini?Questioni su cui ora si può solo sospendere il giudizio. Il film è fermo, come qualunque produzione a Hollywood.
un sistema con quattro schermi LED che mostravano l’azione in cui si trovava; come un vero pilota durante una simulazione l’attore quindi giocava contro avversari intenzionati ad abbatterlo. A differenza delle classiche riprese realizzate con, lo schermo verde su cui poi in post-produzione si sovrappone quel che serve, il pilota doveva reagire a eventi “reali” che lo circondavano. Sceneggiatura? Concetto ormai antico, ma qualcosa che assomiglia a un canovaccio ancora c’è:senza contare che Bekmambetov, durante le riprese, non è stato avaro di suggerimenti.
Screenlife, un’applicazione che – in collaborazione con Skype, FaceTime e altre chat – consente ai cineasti di dirigere i loro attori ovunque si trovino nel mondo
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