Cairo onora a Superga il Grande Torino e via Filadelfia si tinge di granata

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Il patron, il dg Comi e don Riccardo Robella si sono recati alla lapide che ricorda i 31 caduti.

francesco manasseroTORINO. Il Toro a Superga, in qualche modo ci è andato ad onorare gli Invincibili. Stamane il patron granata Urbano Cairo, il direttore generale Antonio Comi e don Riccardo Robella si sono recati alla lapide che ricorda i 31 caduti.

E con loro tre parenti delle vittime, la 94enne signora Susanna Egri figlia di Erno Erbstein, il figlio di Guglielmo Gabetto, Gigi accompagnato dal figlio Guglielmo, e Franco Ossola figlio dell’omonimo grande papà. Dopo la benedizione da parte del cappellano, il presidente del Toro ha deposto un mazzo di fiori. «Il Grande Torino ha rappresentato la rivincita del popolo italiano dopo la guerra, unendolo - le parole di Cairo a Radio Anch’io Sport -.

Intanto via Filadelfia si è svegliata colorata di granata in attesa della breve commemorazione religiosa in programma nel piccolo impianto, che rimarrà chiuso, alle ore 16,30. Una gigantografia del Grande Torino è stata affissa sul moncone storico della curva e tutto attorno bandiere, striscioni e disegni della storia granata ricordano la squadra più forte di tutti i tempi.La risposta più giusta è: perché non riesco a farne a meno.

 

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