Nel 2019 ha festeggiato i cinquant’anni in Rai. “Sono stato fortunato” spiegava Bruno Vespa in un’intervista a La Stampa. “Ho vinto il concorso 1968-69: fui primo di 23 ammessi su un migliaio. Non immaginavo di farcela, mentre mio padre ci credeva. Scommettemmo un televisore a colori poi, grazie a Ugo La Malfa che per una politica pauperistica era contrario, la tv a colori arrivò solo nel ’77, e mio padre era morto. La regalai a mia madre”.
Ma non è un fanatico a tutti i costi del bello della diretta: quando la Rai, il 10 giugno 1981, decide di seguire la tragedia di Vermicino, con il piccolo Alfredino Rampi inghiottito dal pozzo, Vespa è contrario e prega l’allora direttore Emilio Fede di sospenderla. “La diretta andò avanti e io me ne tirai fuori, tornai a casa”. Le polemiche Conduce Porta a porta dal 1996, dal 2023 ha fatto il bis con l’appuntamento quotidiano Cinque minuti, in onda dopo il Tg1 delle 20.
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