La leggenda della pallacanestro Kobe Bryant è scomparsa domenica 26 gennaio.
Lo stesso Kobe Bryant, che tra i 6 e i 13 anni ha vissuto e imparato il gioco del basket proprio in Italia, ha lavorato perché a questo gioco fosse riconosciuto il suo valore educativo e sociale, fondando la Kobe Bryant China Fund in Cina; la Kobe and Vanessa Bryant Family Foundation, che si occupa dei giovani di LA in difficoltà economiche sociali; e la Mamba Sports Foundation il cui‘garantire alle comunità e agli individui disagiati una programmazione sportiva che arricchisca...
A questo primo nucleo, però, nel corso della settimana si sono aggiunte più di mille persone, che si sono prestate per realizzare concretamente il tributo a Kobe Bryant, proprio come racconta pieno di orgoglio Luca Mazzella ad Alley Oop : “ Nick Ansom e i suoi collaboratori, così come la comunità del rione gli hanno dato nuova luce, sono riusciti a superare i limiti dell’interdizione e hanno fatto completamente risorgere un luogo di aggregazione riqualificandolo completamente. Nella giornata di domenica 2 febbraio alle 10 è partita la festa: “
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