Una squadra di ricercatrici scopre che non aveva il morbillo ma il Covid: «Il virus circolava già a novembre, tre mesi prima del caso di Codogno»francesco rigatelliUna squadra composta da sette ricercatrici dell’Università Statale di Milano ha scoperto che un bambino milanese di 4 anni, sospettato di avere il morbillo il 5 dicembre 2019, sarebbe in realtà il «paziente 1 italiano ed europeo».
Il laboratorio da cui arriva la scoperta è specializzato nella sorveglianza delle malattie virali. Vi lavorano due professoresse di Igiene, Elisabetta Tanzi e Antonella Amendola, le ricercatrici Silvia Bianchi e Maria Gori, più Marta Canuti in corrispondenza dal Canada, la microbiologa Elisa Borghi e la tecnica Daniela Colzani. A loro di solito arrivano i campioni dei test su morbillo e rosolia da controllare e immagazzinare in un biobanca a scopo di ricerca.
Per motivi legati ad età e privacy il nome del bambino resta segreto. «Non lo sappiamo neanche noi - rivela Amendola -. Lo abbiamo sempre chiamato in codice e si può definire Paziente 1, anche se chiaramente è solo il primo infettato di cui si ha la prova. Qualcuno lo deve aver contagiato ed è possibile che dall’estero siano arrivate più persone portatrici del virus.
Si è conclusa la narrazione piddina. Aveva ragione Zingaretti ad abbracciare i cinesi. Adesso apriamo un nuovo capitolo. Il bambino è stato infettato da Salvini.
Finalmente comincia lo spettacolo retrospettivo. E si farà a gara per trovare gente da poter dichiarare fosse guasta prima degli altri.
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