Generalmente per combattere l'influenza basta seguire alcune regole che sono valide da sempre. Innanzitutto bisogna stare a riposo, poi bere molti liquidi per restare idratati e tenere sotto controllo eventuali dolori e la febbre con farmaci da banco, come paracetamolo o ibuprofene. Il legame tra bambini e influenza, come sanno bene i genitori, può essere anche costante. Bisogna stare però attenti ad alcuni segnali.
Quando succede una risposta veloce è fondamentale. Una febbre persistente o ricorrente può significare che il bambino ha sviluppato una complicanza, come la polmonite o una risposta infiammatoria pericolosa. Bisogna stare attenti alla sepsi, ovvero una complicanza che può essere fatale, causata dall'eccessiva risposta immunitaria contro un'infezione. Questa condizione è caratterizzata da febbre alta, brividi, forte dolore, sudori, confusione o disorientamento, mancanza di respiro e battito cardiaco accelerato.Bisogna andare subito all'ospedale se il bambino ha il respiro molto faticoso, pesante, se diventa rapido o sente dolori al petto o pressione.
Per i bambini sotto i due anni i genitori devono essere attenti soprattutto al fatto che siano idratati e controllare il colore delle urine. Se diventano scure siamo di fronte a un classico segnale di disidratazione e serve l'immediato intervento di un medico. Naturalmente anche il respiro pesante o 'corto' è un sintomo da tenere in considerazione, come se non riusciamo a fargli mangiare niente.
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