, la cui azione combinata, su una pelle non protetta, può creare a lungo andare effetti altamente dannosi: dalla produzione di radicali liberi , fino alla mutazione genetica, con conseguente formazione del cancro cutaneo.
Non solo: l’azione combinata di UVA+UVB+IR su una pelle non protetta può indurre danni biologici silenti che tendono ad accumularsi, mostrando i loro effetti a distanza di anni.protezione 50+ , da applicare sempre sin dai primi giorni al mare, in montagna, collina, lago e anche in città, quando si va al parco. In questo modo i melanociti non verranno alterati nella loro struttura e la melanina sarà stimolata più dolcemente, evitando il rischio diPer un’esposizione solare senza rischi, esiste una sorta di codice di comportamento ideale.
e reagisce maggiormente ai raggi UVB, quindi i soggetti con questo tipo di pelle dovrebbero usare un fattore di protezione molto elevato. Invece la pelle più scura è naturalmente meglio protetta, e consente di ricorrere a un fattore di protezione SPF 30 in condizioni di sole moderato.
– Nelle ore meno calde degli ultimi giorni al mare (ma è bene tenere la 50+ sempre a portata di mano per evitare
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