ha ospitato per una settimana una trentina di stranieri, in buona parte africani, che hanno dormito in sacchi a pelo e materassini. Nel frattempo il Comune ha cambiato idea e i dormitori sono stati riaperti per un mese. Dall’1 giugno peròin piazza Dante per le 18 del 31 maggio, a cui parteciperà anche il missionario comboniano. Ed è partita una petizione.
La pressione sul Comune continua, L’assessore Maellare ha manifestato una certa disponibilità a trovare soluzioni alternative, ribadendo però che le strutture pubbliche richiedono interventi di. L’appello dei movimenti è pressante: “Le istituzioni devono prendere atto del problema e attivarsi per trovare soluzioni strutturali all’emergenza abitativa che tocca in primo luogo legià di per sé più deboli e sfruttate, prive di tutele e diritti.
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I poveri andassero a dormire nelle case delle persone che hanno abolito i dormitori pubblici. Bastardi. Un “minimo di cuore e di decenza considerando che i poveri sono stati fatti proprio da loro.
Vergogna
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