CITTA’ DEL VATICANO. Guai a mettere tariffari per le messe e gli altri sacramenti: le offerte non sono «tasse da esigere» ma un atto libero dei fedeli. E la gestione dei beni sia trasparente e commisurata sui bisogni dei poveri, non su quelli del parroco che, anzi, deve dare esempio di stile di vita sobrio.
In quest’ottica nella nuova Istruzione vengono date indicazioni chiare sulla gestione dei beni di cui ogni parrocchia dispone. Tema sensibile e non di rado oggetto di scandali.
Per una corretta gestione dei beni il nuovo documento afferma che in ogni parrocchia deve necessariamente essere costituito il Consiglio per gli Affari Economici, «organismo consultivo, presieduto dal parroco e formato da almeno altri tre fedeli» , preferibilmente «esperti in questioni economiche e giuridiche».
Principio di base di questo nuovo studio, che tiene conto di esperienze e richieste pervenute alla Congregazione per il Clero dalle chiese particolari di Europa, Asia e Sud America, è che «nella Chiesa c’è posto per tutti e tutti possono trovare il loro posto». Sempre, però, nel rispetto della vocazione di ciascuno, cercando di valorizzare ogni carisma e di preservare la Chiesa da possibili derive.
Similar News:Puoi anche leggere notizie simili a questa che abbiamo raccolto da altre fonti di notizie.
Fonte: Corriere - 🏆 2. / 95 Leggi di più »
Fonte: VanityFairIt - 🏆 14. / 69 Leggi di più »
Fonte: RaiNews - 🏆 46. / 50 Leggi di più »
Fonte: Agenzia_Ansa - 🏆 4. / 92 Leggi di più »
Fonte: RaiNews - 🏆 46. / 50 Leggi di più »
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »