«Il Covid ha semplicemente accelerato un cambiamento che era in atto: la moda bimbo, con cui siamo partiti dieci anni fa in joint venture con Tessilform per salvare una bella azienda fornitrice del nostro marchio Bikkembergs, sta diventando una nicchia sempre più difficile per chi come noi fa alta gamma e deve misurarsi ogni giorno sul mercato con il fast fashion. Tornare alle origini, cioè all'abbigliamento per adulto con cui siamo nati, è stato quasi naturale».
Ucw non intende abbandonare la moda bimbo, ma affiancarla con total look per adulto, uomo e donna. «Con due marchi linea bimbo facevamo nel 2010 lo stesso fatturato ottenuto con cinque licenze nel 2019 , anno chiuso con 12 milioni di euro di fatturato, per il 60% export. Il Covid ha tagliato del 25% i volumi ma è stato anchee contiamo di chiudere quest'anno in linea con il 2020, attorno ai 9 milioni di euro» afferma Pizzuti.
Assieme a Nolita è già partito il progetto di valorizzazione su scala globale di Cult Bolt, marchio di calzature per il quale Ucw ha preparato una capsule per l'autunno-inverno 2021 di 25 capi die l'allargamento della collezione Virtus Palestre, marchio che fa capo a Zeis Excelsa su cui Ucw vuole investire all'insegna della moda comoda e dei colori per l'uso quotidiano in un'epoca dove riflettori e passerelle hanno lasciato il posto a praticità e confort.
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