In un recente libro nel quale racconta le notti degli Oscar, che ha seguito per quasi quarant’anni, Vincenzo Mollica afferma: “Il periodo più bello dell’anno per me era intorno a fine febbraio, quando andavo per una settimana a Sanremo per il festival della canzone, poi mi recavo a Nizza e da lì prendevo l’aereo che mi portava a Los Angeles per la notte degli Oscar. Tante emozioni così concentrate sono sempre state il mio sogno.
Un compleanno che di certo non passa inosservato, vista la proposta di Fiorello che ha proposto di nominare Vincenzo Mollica senatore a vita. E questo nonostante da un anno Mollica sia andato in pensione. Il segreto di questa popolarità che non accenna a diminuire è proprio nel modo di lavorare. Ricorda Mollica: “Io ho avuto una grande fortuna, ho lavorato per tanti anni con Lello Bersani, che mi ha insegnato il gusto di fare le interviste.
La sua casa sono tappezzati di memorabilia che sarebbero la gioia di qualsiasi collezionista. Disegni di Fellini, dediche di Vasco Rossi, di Renzo Arbore, di Raffaella Carrà, fotografie con tutti i più grandi, da Roberto Benigni a Sophia Loren, da Francesco Guccini ad Andrea Camilleri. E tanti, tanti fumetti.
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