Viaggia in Europa e in Giappone il nuovo album dell'artista napoletano che giunge a quattro anni di stanzaza dal precedente Origami. L’intervistatorna alle proprie canzoni realizzando il suo album più autobiografico, dal titolo. Un album palpitante, cinematico, generoso, in cui ogni canzone vibra con passione e luminosa onestà, curato in prima persona e fino all'ultimo dettaglio da Barbieri.
e alcuni tra i musicisti di maggior talento del nostro Paese ed altri strumentisti che hanno registrato dai quattro angoli del pianeta.comprende undici brani, dieci dei quali sono a firma di Giuseppe Barbieri ed uno è una piccola grande sorpresa, il cui senso e la cui portata non sfuggiranno a chi conosce la sua biografia. L’intervistaIl disco è nato da questo momento di vuoto, di silenzio, che tutti noi artisti abbiamo vissuto senza poter fare più live.
Io lo voglio immaginare bene. L’arte, la musica, è talmente abituata a mutare di forma da trovare continuamente nuovi sbocchi. Tutti noi abbiamo sempre bisogno di bellezza, di abbeverarci a una fonte di questo tipo. Nel disco c’è una cover, dal titolo “Lazzari felici” composta da Pino Daniele. Quale è il ricordo più bello che hai di lui?
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