Trapianto di flora batterica: la speranza per chi ogni giorno combatte col proprio intestino - La Stampa

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Trapianto di flora batterica: la speranza per chi ogni giorno combatte col proprio intestino

– chiarisce il dottor Masucci – è una patologia che insorge in pazienti ospedalizzati, in genere più di 65 anni di età, che hanno una lunga degenza e terapie antibiotiche associate per trattare altre patologie infettive. Il grado di malattia è variabile da diarrea a colite grave fino a perforazione del colon e decesso. In questi pazienti ilpuò acquisire resistenza agli antibiotici e condurre all’aggravamento della situazione clinica.

Altra cosa da precisare è che, attualmente, si ipotizza che il trattamento con trapianto fecale nelle patologie multifattoriali non pretenda di guarirle ma di renderle meno aggressive o migliorare le condizioni di vita in alcune di esse. Negli ultimi 5 anni, migliaia di ricerche internazionali sono state rivolte allo studio del microbiota e alle sue potenziali correlazioni con molte malattie, gastrointestinali ed extra-gastrointestinali.

«Si tratta di utilizzare le nuove tecniche di sequenziamento genico batterico al fine di individuare tutti i microrganismi presenti nel campione biologico analizzato, nella fattispecie le feci. È come se noi fotografassimo dall’alto uno stadio dove si sta effettuando una convention. Difficilmente potrò dare un nome a ciascuno dei presenti, ma potrò dire quanti ce ne sono e individuare i settori in cui sono divisi.

 

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