TORINO. «È inaccettabile che il futuro della scuola sia ancora immerso nell’incertezza. Doveva essere al primo posto nell’agenda politica del governo e invece abbiamo linee guida su tutte le attività ma ancora nulla di concreto per la ripresa della didattica».
Genitori, insegnanti e studenti in piazza a Torino per contestare le linee guida del Ministero per la riapertura della scuola L’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia raccoglie e condivide le preoccupazioni delle tante famiglie che ieri hanno manifestato nelle piazze italiane per chiedere chiarezza «su un aspetto imprescindibile e fondamentale della vita di bambini, ragazzi e dei loro genitori». Nosiglia parla a margine dell’incontro in Regione sull’istituzione di un protocollo con la diocesi sugli oratori.
Sono 53 solo a Torino quelli della diocesi che si sono attivati per fare partire le attività estive rivolte ai giovani.Un’informazione seria, libera, competente e autorevolePerché La Stampa è il quotidiano su cui ho imparato a leggere. La famiglia di mia mamma era di Torino. Una copia era sul tavolo, tutti i giorni.
bacicio. Il vescovo di Torino è un cittadino italiano e ha la libertà di esprimere le proprie idee. Poi va ricordato che l’attività delle scuole paritarie permette allo stato un risparmio annuale di alcuni milioni. Sono fatti.
L'arcivescovo di Torino ha preoccupazioni per le sue scuole private? Con che diritto si intromette nelle questioni di uno stato estero?
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