errande abbassate, luci spente, poltrone vuote. Un compleanno così il cinema non se lo sarebbe immaginato. La prima proiezione pubblica dei fratelli Lumière risale al 28 dicembre 1895 e mai in questi 125 anni le sale erano rimaste chiuse, per giunta così a lungo. Persino durante la guerra non si era smesso di proiettare. Oggi invece abbiamo vissuto il primo Natale senza cinema e nessuno potrà aspettare in sala l’anno che verrà.
L’idea di una città senza locandine e insegne al neon intristisce anche Baldo Vallero, collezionista di pellicole e memoria del cinema torinese. «Come oggi anche durante la guerra c’era il coprifuoco alle 22, ma almeno le sale erano aperte. Ricordo che nell’ultimo spettacolo delle 20 gli operatori proiettavano il film leggermente accelerato, per tornare a casa in tempo». Secondo Vallero la crisi del settore parte da ben prima del Covid.
Che venga la rivoluzione
Ma x i nostri politici importante siano aperte le chiese ...😷......
quasi quasi ,cantine e garage a 45 giri e un poco di ombra non stona,
Forse, quest'anno, senza la solita boiata di Natale, investiamo la tendenza al crescere dell'idiozia.
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