Nel vuoto silenzioso di un Olimpico asettico e immune alle emozioni, Armand «Mondo» Duplantis lancia un urlo che squarcia il cielo dell’anomalo pomeriggio romano dedicato all’atletica, mentre si arrampica sul tetto del mondo: 6,15 nel salto con l’asta, record del mondo all’aperto, Sergej Bubka che di colpo diventa un ricordo, cancellato da questo svedese della Louisiana che deve ancora compiere 20 anni, ma sembra frequentare da una vita il regno esclusivo degli acrobati dell’asta.
Oppure perché mamma Helena, ex pallavolista di Uppsala, Svezia, le ha regalato un po’ della sua freddezza, lui che odia l’inverno e lo evita trascorrendo 6 mesi negli States e sei mesi in Scandinavia. Sulla pedana che ha raccontato il doppio record di Vigneron, lo strapotere di Bubka e di Yelena Isinbayeva, Duplantis sembra impermeabile al silenzio forzato, agli spalti deprimenti, ai viaggi complicati.
Il pomeriggio dei 40 anni del «Golden Gala Pietro Mennea» e dei prodigi di Scandinavia è aperto da Karsten Warholm, uno che affronta il giro con ostacoli come se fosse la fuga per la vita, senza tattiche e senza timore di scoppiare strada facendo, con una sola idea in testa: scappare via alla truppa a ritmo di 13 passi tra una barriera e l’altra.
E mentre un altro ragazzo norvegese, quel Yacob Ingebritsen che compirà 20 anni domani, impreziosiva il Golden Gala dei nordici stabilendo il nuovo primato nazionale dietro all’ugandese Kiplimo , Yeman Crippa, etiope d’Italia, aggiungeva una preziosa perla alla sua stagione: 7’38”27 sui 3000 metri, nuovo primato italiano , per una collezione personale che va ad aggiungersi alla collana in cui erano già stati infilati i 5000 e 10000 metri che furono della leggenda Totò Antibo.
Ventata di gioventù azzurra anche sui 400 metri, gara vinta da Edoardo Scotti, 20 anni e la saggezza di chi sa distribuire energie su una distanza assassina. Era dal 2009 che un italiano non vinceva al Golden Gala per quello che è il sesto successo azzurro di sempre in Diamond League, ottenuto a ritmo di quarto tempo italiano all time. Fra tanto fermento azzurro sembra quasi normalità il terzo posto di Filippo Tortu sui 100 metri del sudafricano Simbine .
Bubka non sarà mai un ricordo! Con lui il salto con l'asta divenne sport seguito da tanti. Record dopo record (come se fosse inevitabile, e possibile, superare se stessi cm dopo cm...). Golden gala memorabili.
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