Si stringe il cerchio intorno ai presunti autori dell'aggressione ai danni di un rider avvenuta l'altra notte a Napoli. Lo scooter della vittima è stato ritrovato dinanzi all'abitazione di un sospettato ed in questura, oggi, sono finte quattro persone. Due di loro, entrambi minorenni, sono state sottoposte a fermo per rapina aggravata in concorso: in sei hanno picchiato la vittima, minacciandola anche con una pistola e un coltello per costringerla a consegnare il mezzo.
Gianni Lanciano, 50 anni, padre di due ragazzi, disoccupato da sei, rider da poco per portare qualche euro a casa, l'altra notte era in sella ad uno scooter e stava percorrendo calata Capodichino per fare alcune consegne, quando è stato avvicinato da un gruppo di sei persone, tutte con il volto coperto, che dapprima lo hanno picchiato e poi lo hanno costretto a consegnare loro lo scooter. Lui ha provato a divincolarsi, ha urlato ma è stato tutto inutile.
Commosso da tanta vicinanza Gianni Lanciano chiede però un lavoro; quel lavoro da macellaio che ha fatto fino a sei anni in un ipermercato dell'area a nord di Napoli. Un'offerta di lavoro gli è giunta nelle ultime ore da una macelleria di Ottaviano. Lanciano ha detto di non aver avuto paura mentre era oggetto dell'aggressione e di aver provato dapprima tanta rabbia, ma anche dispiacere per gli aggressori:"Sono dei ragazzini".
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