fiduciosiai luoghi in cui si terranno gli spettacoli", scrive. Anche se sottolinea la necessità di unche porti presto a lavorare "in sicurezza ma anche con maggiore sostenibilità economica"" per il settore del cinema. Anche se certo, sottolinea anche lui, "in questi termini non si può parlare di ripartenza. Per far ripartire il mercato ci vuole altro"messi a punto dalle categorie in queste ultime settimane prevedevano altro e di più.
C'è poi il tasto dolente, che rimane e costituisce un ulteriore aggravio per le imprese. E c'era la richiesta di aprire anche nelle zone arancioni e di consentire i flussi di pubblico da una regione all'altra, che viene confermato alle 22. Un paletto ulteriore e non da poco per, alle 19, 19.30. In questi termini è difficile che possano arrivare in sala i, i grandi titoli rimasti in panchina da mesi.
E voi mettete la vostra unica vita o indicibili sofferenze respiratorie alle decisioni arbitrarie di quattro buffoni tra politici e medici zangrilliani. Come se una pandemia si possa gestire con decreti o comparsate alla Fazio.E non lamentatevi se rientrate nei 500morti al giorno
Ma scusate...aprire i cinema per....attivare costi del personale e utenze che mai verranno compensati dalle presenze...chi ci va al cinema in piena pandemia...non lo capisco!
Il coprifuoco basta !!!!
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