Perché la sanità è così vulnerabile agli attacchi informatici - Il Post

i dati che a inizio dicembre aveva rubato all’azienda sanitaria di Padova.

L’attacco che ha colpito l’azienda sanitaria di Padova, così come molti altri in passato, è stato messo in atto con un, un software che consente di rubare dati e tenerli bloccati con l’obiettivo di chiedere un riscatto. Anche in Italia il settore sanitario, che aveva già ricevuto attenzioni prima dell’epidemia, è stato vittima di molti più attacchi, alcuni dei quali molto eclatanti.un grave attacco che ne aveva interrotto molte attività, compreso il sistema di prenotazione e di gestione della campagna vaccinale. La Regione, dopo giorni di caos e blocco di molti servizi, era riuscita a ripristinare i dati attraverso un backup.

Corrado Giustozzi, esperto di cybersecurity, già responsabile dello sviluppo del CERT , una struttura che si occupa del trattamento degli incidenti di sicurezza informatica nelle pubbliche amministrazioni, sostiene che la sanità sia di fatto disarmata. «Chi lavora nella sanità non si aspetta un attacco perché è convinto di non gestire nulla di prezioso», dice.

Sarà molto complesso rimediare alle pericolose inefficienze in tempi brevi. I rischi, senza adeguate contromisure, sono destinati ad aumentare perché la produzione dei dati è in costante aumento, anche in ambito sanitario. Più dati vengono prodotti, maggiori sono le possibilità di violare sistemi fragili.

L'essenza del problema è tutta nella frase: 'i responsabili della sicurezza informatica sono pochi, hanno poco potere, pochi soldi a disposizione, e sono spesso considerati semplici “tecnici dei computer”.'

L'ASL Napoli 3 Sud ha subito un attacco del tutto simile ormai da una settimana, con milioni di dati personali resi pubblici, e non è ancora possibile prenotarsi per la dose vaccinale sulla piattaforma. Per farlo si ripiega su quella dedicata agli Open Day

Non esiste cultura sulla protezione dei dati personali. Le norme di settore se e quando applicate sono un adempimento burocratico. E la situazione è peggiorata in nome del pubblico interesse. Le norme sulla privacy sono state svilite. I dati sulla salute non sono più protetti.

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