Nonostante il susseguirsi di contatti e incontri, ultimo in ordine di tempo quello in queste ore tra il Segretario di Stato americano Anthony Blinken e il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov a Ginevra, l’escalation delle tensioni tra Russia e Ucraina delle ultime settimane rischia di sfociare in una guerra.
Stilando una lista non esaustiva, alcuni elementi spiegano il cambio di atteggiamento di Mosca. Il primo, di contesto, è la generale radicalizzazione delle posizioni dell’establishment russo che sostiene la necessità di imporre più nettamente, se necessario anche con la forza, la visione revisionista di Mosca per la costruzione di una nuova architettura di sicurezza europea. Il secondo è l’evoluzione della situazione in Ucraina.
Se un miglioramento dei rapporti quindi è sempre sembrato piuttosto improbabile, molti analisti si aspettavano quantomeno una working relationship che reintroducesse un minimo di prevedibilità reciproca fra le parti. I colloqui, che nel corso del 2021 si sono concentrati soprattutto sulla limitazione degli arsenali missilistici in Europa, hanno rappresentato la novità di una policy americana volutamente stabile.
Per quanto poi in generale la prospettiva costi/benefici raramente aiuti a capire le mosse russe, invadere l’Ucraina, entrare a Kiev, avrebbe davvero un costo enorme, senza che sia chiaro cosa Mosca penserebbe di ottenere in cambio. Persino la parte più conservatrice e influente dell’establishment russo si oppone fermamente a questo scenario, visto come assolutamente catastrofico.
Una vera guerra in Europa potrebbe svegliare la gente dalla Pandeminkia. Speriamo.
Perché l'Europa è un gruppo di stato fantoccio degli USA?
Se la Russia attacca sappiate che io mi schiero con loro contro di voi. Non so cosa c'è oltre ma so cosa c'è qui e tanto mi basta.
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