Il governo Draghi ha mantenuto l'impegno preso a dicembre 2021: con l'appuntamento fissato ai leader di Cgil, Cisl e Uil al ministero del Lavoro riapre formalmente il cantiere-pensioni. L'obiettivo è giungere a soluzioni condivise per correggere la legge Fornero a partire dal 1° gennaio 2023, una volta che si sarà esaurita l'esperienza di Quota 102, limitata al solo 2022 dall'ultima legge di bilancio approvata dal Parlamento.
Già da settimane i leader sindacali si interrogano sulla reale possibilità che continui ad essere Draghi l'interlocutore a palazzo Chigi per tratteggiare la nuova riforma delle pensioni. Ed erano in molti a pensare che proprio per l'avvicinarsi del voto delle Camere in seduta comune per eleggere il successore di Sergio Mattarella i tre tavoli tecnici sulla previdenza annunciati dal premier per gennaio sarebbero stati rimandati.
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