PALERMO. Timbravano il cartellino ma poco dopo uscivano a fare shopping, andavano in palestra oppure a correre sul lungomare, sbrigavano commissioni per i familiari, portavano i figli a scuola o andavano dal parrucchiere. Qualcuno, timbrava pure in costume da bagno, già pronto per la «missione» privata.
I 28 furbetti del cartellino destinatari di misura cautelare devono rispondere a vario titolo di truffa in danno di un ente pubblico e falsa attestazione della presenza in servizio. Undici di loro sono dipendenti del Comune di Palermo, 14 sono dipendenti della Reset, l'azienda partecipata del Comune che si occupa della manutenzione strade e del verde pubblico a Palermo, e tre lavorano per il Coime, un'altra partecipata che si occupa della piccola manutenzione cittadina.
Uno degli indagati era solito passare ai cantieri della Zisa in scooter, già in costume da bagno e ciabatte infradito, con l'asciugamano su una spalla e la crema solare in una mano e il badge nell'altra. Entrava, strisciava la tessera e usciva diretto in spiaggia a Mondello. Un altro indagato timbrava la presenza mentre si allenava di corsa.
Nella p.a. la punta dell'iceberg..
Ora verranno processati in ' COSTUMACIA ' !!!!
Tanto li assolveranno perché esibiranno la prescrizione di un medico per una terapia di iodio marino...
alfredoferrante che dice ?
Solo 8?
TRA DESTRA E SINISTRA CI SONO OLTRE 2000 ARRESTI E SENTIRE PARLARE LORO DI GIUSTIZIA IN ITALIA mi viene da dire MA VA FAN NALU CULUUUUUUIUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU
Parassiti della società
Adriano48R Se appaltano i lavori conto terzi e normale che fanno queste cose
ma tanto, mica li licenziano
Spert working (solo per siculi)
Perché Sanremo è Sanremo.
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