Dal salone di un albergo romano un po’ cupo e fané irrompe la voce più famosa d’Italia: «Che allegria!». Ornella Vanoni è nella capitale per doppiare il suo, remake del celebre film di François Ozon del 2002 e oggi rifatto da Alessandro Genovesi . «Ma nessuno se lo ricorderà più quello di Ozon». Ma come mai da otto donne siamo scese a sette? «Chiamiamo subito il regista, una persona così carina». Chiama il regista.
Pietro Cascella, quello che fece le tombe di Berlusconi ad Arcore? «No, non lui, un altro». Di Berlusconi lei ha detto che ha una bella voce. «Be’, certo, cantava sulle navi da crociera, è risaputo. Ed era pure carino. Non tanto alto, ma bello di faccia. Io l’ho conosciuto molto prima che iniziasse con la televisione». Ad Arcore è stata? «Si andava a cena da lui come tutti, cantanti e attori, ma nella casa di prima, in via Rovani.
E Draghi, oggi, ci dà anche lui l’illusione di essere felici? «Draghi ci dà la speranza di mettere un po’ in sesto questo Paese». dal russo. E Strehler doveva poi tradurre lui agli altri, perché non si capiva niente». E Pasolini era un vero intellettuale? «Ah, io l’ho amato tantissimo. Stava sui coglioni a tutti. Lui diceva: “Gli occhi della sinistra e della destra hanno lo stesso sguardo”. Lui era Cassandra». Oggi è diventato un santino, un brand che piace a tutti. «Oggi se tornasse lo ammazzerebbero di nuovo, come Gesù».
Similar News:Puoi anche leggere notizie simili a questa che abbiamo raccolto da altre fonti di notizie.