Gli organizzatori delle maratone di Boston e Londra hanno annunciato a distanza di pochi giorni che a partire dalle loro edizioni del 2023 renderanno possibile la partecipazione in categorie apposite alle persone di genere non binario, cioè persone che non si riconoscono né nel genere femminile né in quello maschile .
Seguendo questi due esempi, gli organizzatori di Boston hanno già spiegato che per stabilire i criteri di ammissione utilizzeranno i tempi di qualificazione richiesti alle donne — quindi più alti rispetto a quelli degli uomini — con l’intenzione però di aggiornarli appositamente per la categoria non binaria appena si avranno dati a sufficienza.
L’integrazione di nuove categorie rispetto a quelle esistenti potrebbe essere di aiuto anche a dibattiti molto più complicati su altre questioni di genere: per esempio la partecipazione di atlete trans alle competizioni femminili, che sta ponendo molti problemi e animando infervorati dibattiti, in un contesto di regole e approcci in continuo cambiamento e per questo difficili da inquadrare.
E in Italia non si è riusciti ad approvare il DDL ZAN
Solo Il Post può pensare che una pagliacciata che favorisce gli uomini più furbi possa essere utile nel dibattito degli uomini negli sport femminili.
Così gli uomini più scarsi più furbi avranno la possibilità di vincere contro le donne più sceme.
Vinceranno i non binari col pene 😁
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