Fatto sta che in questi mesi di blocco delle navi ci si è dovuti arrangiare con soluzioni diverse. «Noi ci siamo rivolti a fornitori ungheresi — continua l’imprenditore pugliese —: mille tonnellate di olio di semi di girasole per la produzione di biodiesel sono arrivate dall’Ucraina via camion proprio nei giorni scorsi. Ma, ovviamente, non è la stessa cosa: una nave trasporta l’equivalente di 200 camion».
un momento di sbandamento per l’approvvigionamento lo abbiamo avuto visto che a fine febbraio aspettavamo 4 navi che erano già cariche. Il carico di due di quelle navi è arrivato in questi mesi con camion e treni a prezzi più alti; la Mustafa Necati è arrivata adesso e l’altra nave arriverà a breve ». L’allarme, quindi, sembra rientrato: ora si tratterà soltanto di controllare il carico rimasto in stiva per 5 mesi: «Saranno fatte le verifiche del caso — spiega ancora Marseglia — ma non penso ci saranno problemi: nei serbatoi l’olio di semi si mantiene anche fino a due anni».Lo sblocco delle navi è, ovviamente, una buona notizia anche per i porti.
Noi dobbiamo mangiare stà merda SOVIETICA la nostra economia la nostra qualità di cibo svenduta ad un popolo del cazzo😠😠😠
basta che poi sulla bottiglia sia riportato il nome di provenienza non ricordo negli anni scorsi di aver letto Ucraina
Siamo stati considerati “morti di fame” per blocco navi in Ucraina.Questa è l’informazione.Auguri.
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