. Architetto e interior designer, Ossino porta avanti una ricerca trasversale alle sue diverse attività, relativa all'astrazione dello spazio, dove i segni, per lo più monocromatici, sono più che mai geometrici e rarefatti. «Mi interessa l'espressione scultorea alla base di questi pezzi, tutti in argilla e sabbia lavorati a mano che a prima vista possono sembrare di pietra, nati da una attenta ricerca cromatica per ottenere la colorazione desiderata.
L'immutabilità del mondo minerale che parla di epoche lontane trasmigra in un materiale più duttile come il legno negli arredi dello statunitense, scolpita manualmente con una sola gamba in pietra, rimanda, nelle intenzioni dell'autore, al simbolismo vichingo, ai monoliti runici, alle asprezze dei paesaggi nordici e la sua forza espressiva sembra rendere omaggio a una divinità potente.
Tavolo della serie The Circle, in ceramica, di Elisa Ossino per OFFICINE SAFFI . Prezzo su richiesta., tra i più vivaci e sperimentali del panorama contemporaneo. Il suo percorso professionale è disseminato di massi e monoliti, sia autentici sia riprodotti con materiali artificiali.
Un dettaglio della facciata del Centro d'Innovazione Scientifica progettato da Alejandro Aravena a Santiago del Cile .ha restituito la poesia a materiali non sempre considerati nobili, ha portato la patina dei metalli ad essere protagonista e ha elaborato forme suggestive. Il suo tavolo bassocombina l'incertezza statica alla solidità del marmo, cui si unisce una finitura raw tipica di molti suoi pezzi.
Questi in foto non mi piacciono nemmeno un pochino. Sembra la solita storia di uno che ha i soldi e ha un nome che ne compra uno e poi fa tendenza..
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