Da lunedì l’Italia vira quasi tutta in giallo. Più della metà delle regioni, Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria, Veneto e le provincie autonome di Trento e Bolzano, soddisfano i requisiti per diventare zona gialla: un indicePotrebbero soddisfare questi requisiti anche la Campania e Toscana: quest’ultima ha un Rt vicino all’1 e un numero di casi settimanali sopra i 200 per 100 mila abitanti.
La Campania rimarrebbe arancione, ma solo perché non sono passati abbastanza giorni dall’ultimo cambio di colore., e la Puglia potrebbe diventarlo. Calabria e Basilicata hanno una situazione in bilico fra zona arancione e zona gialla. Sardegna e Valle d’Aosta, invece, sono le uniche che potrebbero restare in rosso.Certificazione verde.
Sono consentiti gli spostamenti tra le Regioni diverse nelle zone bianca e gialla. Inoltre, alle persone munite della «certificazione verde», sono consentiti gli spostamenti anche tra le Regioni e le Province autonome in zona arancione o zona rossa.Nella zona gialla, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata una volta al giorno, dalle 5 alle 22, a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione.
Riaprono al pubblico in zona gialla cinema, teatri, sale concerto, live club. È necessario che ci siano posti a sedere preassegnati e una distanza di un metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto.
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