è perfettamente in grado di intendere e volere nonché capace di stare in giudizio. È il risultato della perizia psichiatrica disposta dalla Corte d’assise di Lecce sullo studente 21enne in Scienze infermieristiche di Casarano che la sera del 21 settembre 2020, a Lecce, uccise con brutale premeditazione i due fidanzati colpendoli con 79 coltellate nella loro abitazione di via Montello, solo perché «erano felici».
Da quanto si apprende il giovane sarebbe affetto da un disturbo della personalità di tipo narcisistico, ma non tale inficiare la capacità di intendere e volere, tantomeno la partecipazione al giudizio. I due periti nominati dalla Corte d’assise, il dicente della Sapienza, hanno evidenziato una «disregolazione degli stati emotivi e comportamentali, una rabbia narcisistica».
Assassino, omicida, sicario. Abbiamo termini italiani e i giornalisti, professionisti della parola, non li usano. Perché allora “killer”? Italofonia_info AccademiaCrusca. Ultimamente se lo è chiesto anche Mario Draghi, “premier” per i media.
Al killer dei fidanzati di Lecce, si potrebbe dare la pena di morte, avendo ucciso due persone, tenerlo in carcere a vita comporta spese.
Killer? Assassino.
Ergastolo con isolamento diurno per almeno un anno. Ha stroncato la vita di due persone sto schifoso criminale.
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