«Dopo un master in teatro sociale alla Sapienza, avevo lavorato al carcere maschile di Rebibbia, dove, ma ero curiosa di esplorare anche il mondo delle detenute, sicuramente più complesso» così la regista ricorda i suoi primi passi nella, dove è riuscita a far germogliare la compagnia, coinvolgendo, poi, anche le altre sezioni e, a seguire, ex detenute e donne ammesse a misure alternative alla detenzione.
La scelta di ampliare il progetto anche alle donne che avevano terminato di scontare la pena in carcere o che erano in semilibertà è stata dettata dallache, per un lungo periodo, non ha permesso a Francesca di entrare in carcere per svolgere le attività laboratoriali.
Italia Ultime Notizie, Italia Notizie
Similar News:Puoi anche leggere notizie simili a questa che abbiamo raccolto da altre fonti di notizie.