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La memoria del computer non si cancellerà più e ci permetterà di sopravvivere alla fine della legge di Moore

. Nel 2005 infatti si è capito che, a parità di superficie dei "cervelli" dei computer, presto non sarebbe più stato possibile ridurre ancora la dimensione dei microscopici circuiti che li compongono.

Nel settore del software si è fatto ricorso ad altri sistemi, incluso la creazione di algoritmi e codice applicativo ottimizzato per la computazione parallela, cioè per sfruttare al massimo più processori o risorse nel cloud, ma anche qui si arriva presto a un limite dettato dalla complessità dei problemi che genera. C'è però un'altra strada possibile.

I computer da un punto di vista astratto rispecchiano tutti una architettura logica che è stata disegnata nel 1945 da John von Neumann, pioniere geniale non solo del settore informatico, che si è basato sul lavoro teorico dell'inglese Alan Turing per costruire i primissimi calcolatori, in particolare l'Eniac, progetto classificato del governo americano.

L'arrivo degli SSD, i dischi allo stato solido ha cambiato la dinamica del mercato dieci anni fa e ha permesso di realizzare dei computer più veloci perché il collo di bottiglia dell'archivio dei dati che devono andare alla Ram e poi essere eseguiti dal processore si è ridotto.

 

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