MILANO - La micromobilità è entrata con la sua flotta di mezzi più vari nella nostra quotidianità. Non solo e-bike e monopattini ma anche la Monowheel, uniciclo o monociclo, più conosciuto come monoruota. Così, da qualche tempo, spesso ci capita d’incrociare per le strade persone che scelgono per spostarsi a bordo di una monoruota elettrica, leggere, pratiche e sostenibili.
Perché piacciono tanto? Chi è il cliente tipo, che usa la monoruota? La prima domanda si sintetizza in una sola parola: novità. Ebbene, i primi modelli erano dei prototipi, che hanno invaso i saloni di settore, man mano alcuni costruttori hanno iniziato non solo a perfezionarne la ciclista e la meccanica, ma hanno creato una vera e propria community.
La monoruota basa il suo funzionamento su due elementi: accelerometro e giroscopio; pesa complessivamente non oltre i 15 kg . Per guidare una monowheel occorre: salire sulle pedaline e spostare il corpo verso la direzione scelta, in avanti si accelera e per frenare si preme un pulsante o si esercita una pressione sulle pedane spostando il corpo all’indietro.
Al momento, sul mercato si trovano vari modelli messi in commercio da una rosa ancora piccola di costruttori, vi mostriamo i più curiosi e di tendenza del momento.È tra le ultime nate nella gamma InMotion, la sua velocità arriva a 25 km/h, l’autonomia dichiarata è di 35 km, la batteria è al litio da 72 V, 4 Ah e il tempo di ricarica è di 3h30. Sulla bilancia pesa 12 kg, è possibile acquistarla sul sito dedicato al costo di 690 euro.
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