Oggi Pompeo a Bangkok per una serie di incontri con i Paesi asiatici. La Cina punta a mettere le mani su risorse naturali e corridoi strategici01 Agosto 2019un’espressione che compare sempre più spesso nei documenti dell’amministrazione di Donald Trump: «Indo-Pacifico libero e aperto».
Saranno questi alcuni dei dossier-chiave che il Segretario di Stato Mike Pompeo affronterà in questi giorni nel corso di una visita che lo porterà prima a Bangkok - per una serie di incontri in seno all’Asean, l’associazione dei Paesi del Sud-est asiatico - poi in Australia e Micronesia, nella prima visita di un Segretario di Stato nel Paese del Pacifico meridionale.
Oltre alle preoccupazioni per commercio e sicurezza - nella zona c’è la base Usa di Guam, diversi osservatori mettono in guardia di come gli opachi investimenti di Pechino nel Pacifico meridionale possano alimentare corruzione e «trappole del debito»: tra il 2008 e il 2010 Tonga ha ricevuto prestiti dalla Cina per 114 milioni, pari al 43% del Pil del Paese.
Da Parigi a Tokyo diverse sono le capitali che condividono le preoccupazioni per la crescente presenza cinese nella regione. Recentemente il primo ministro australiano, Scott Morrison, ha annunciato finanziamenti per le infrastrutture nel Pacifico meridionale e la costruzione di una base con gli Stati Uniti sull’isola di Manus, in Papua Nuova Guinea
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