n gigante in rosa si staglia di fronte alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. Una cartolina dalla partenza della seconda tappa del Giro d’Italia, che ha regalato un’altra mattinata di festa ai comuni della cintura sud di Torino, se non fosse bastata la sbornia di emozioni di sabato con la cronometro d’apertura vinta da un sensazionale Filippo Ganna nel cuore della città.
L’asso verbanese della Ineos Grenadiers era il più ricercato ieri mattina prima della partenza, facile da riconoscere perché indossava il simbolo del primato sognato da ogni corridore e sfoggiava sfumature rosa un po’ ovunque tra casco occhiali e bici.
Ha tenuto duro il piemontese, insieme a Tagliani, resistendo al ritorno del gruppo fino ai 25 km dall’arrivo di Novara: il loro tentativo è stato stoppato poco prima del traguardo volante di Vercelli. Una giornata così non si dimentica in fretta. «Che bello vedere mio papà alla partenza e mio fratello così come tanti amici, lungo il percorso a tifarmi – prosegue –. La mia ragazza era impegnata col battesimo di suo nipote e non poteva saltarlo.
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