Frida così come l’avete sempre vista: ora saprete perché - La Stampa

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Nell’anno delle grandi mostre fotografiche a Torino, si svela l’icona Kahlo: alla Palazzina di Caccia di Stupinigi l’eredità di una folle storia d’amore.

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lsiasi immagine di Frida Kahlo abbiate in testa è di Nickolas Muray. Magari non avete idea di chi lui sia, ma questo fotografo nato in Ungheria, arrivato negli Usa a 21 anni, con 25 dollari e 50 parole di inglese in tasca, ha costruito un ritratto diventato icona del nostro tempo. Ed è uno dei protagonisti delle tante mostre fotografiche che segneranno il 2020 di Torino.

«Frida Kahlo: Through the Lens of Nickolas Muray», alla Palazzina di caccia di Stupinigi, dal primo febbraio. Ci sarà lei, essenza della decade appena finita, donna indipendente, anticonformista, innamorata e fiera di esserlo, femmina colorata, talento esuberante capace di dar retta ai propri incubi.

Muray la adorava e in una storia senza futuro, durata ben 10 anni, ha lasciato questa strepitosa eredità. Le foto, tutte insieme, non si sono mai viste fuori dall’Europa, ora stanno per arrivare qui e non a caso proprio in un anno dedicato a raccontare storie con immagini reali, ricordi da toccare, passato da sfogliare: l’universo di Newton alla Gam, il viaggio da Capa a Ghirri a Camera e ancora Capa, però a colori, a Palazzo Chiablese. Una vocazione.

dia, in mezzo un suo celebre quadro e di lato lui che la guarda, la spia, se la imprime nella mente. Ormai sa da tempo che non può stare lì, che in mezzo a loro ci sarà sempre altro, l’arte e Diego Rivera. Muray non si sottrae nemmeno a quell’immagine,riprende la sua amante con il legittimo marito, senza paura né ritegno. È una relazione sfacciata, priva di filtri.

Pure lui ha le sue distrazioni, piace alle donne e ne frequenta di bellissime, forse cambierebbe tutto per Frida, ma non se lo deve mai chiedere troppo seriamente. «Non ti dimenticherò mai», di sicuro non la farà mai dimenticare a nessuno e questa mostra non è una scoperta, è un incontro con la Frida finita sulle tovagliette in plastica e sugli ombrelli. Pop e riprodotta su ogni gadget senza perdere un grammo della sua fierezza.

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