E il terzo posto di Ricciardo, che non saliva sul podio da due anni, è altrettanto significativo: deluso da una Renault troppo mediocre per il suo potenziale, pure con il contratto McLaren 2021 già in tasca, Daniel si è mostrato “affamato”, un gran combattente.
In generale, l'Aramco Großer Preis der Eifel festeggia il ritorno delle competizioni in uno dei più classici circuiti dell'automobilismo internazionale di tutti i tempi, e anche questo è un fatto da ricordare in questo strano 2020 segnato da diversi stravolgimento del calendario a causa del Coronavirus.
Nei gran premi corsi in Gran Bretagna, Perez non aveva partecipato perché risultato positivo al Covid-19, lasciando margine al team per avvisare il biondo sostituto con 24 ore di anticipo. Ieri invece l'avviso è arrivato alle 11 di mattina quando c'era da scendere in pista per le qualifiche alle 15.00.
Al nono giro erano 15 i secondi dal leader ma Ricciardo è passato senza grossi problemi. Da lì si è capito che la Renault stava preparando una grande giornata, mentre la Ferrari doveva assolutamente contenere i danni e abbandonare i sogni fatti dopo il quarto in qualifica. Del settimo finale per il monegasco, insomma, visto che nei primi minuti perdeva oltre 1 secondo e mezzo a tornata dai leader, non si può lamentarsene.
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