Felicità e significato: le due dimensioni nascoste del lavoro

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Quando lavoriamo, siamo mossi da ragioni più profonde di quello che pensiamo. A partire dalla felicità

Quello che alcuni hanno iniziato a definire “il paradosso della fatica” , che viene, allo stesso tempo evitata, se possibile, ma al quale, contemporaneamente, molto spesso attribuiamo un grande valore esistenziale , pp. 337-349). Ogni lavoro dotato di senso si gioca all'interno di questa polarità, tra il peso dell'opera e l'intima soddisfazione che da essa è generata.

È il senso di finalità che spesso ci aiuta ad integrare elementi temporalmente separati in un quadro organico e nel quale non di rado riusciamo a riconoscere un progetto. Un ulteriore elemento che contribuisce alla costruzione del senso delle nostre vicende è la loro stabilità.

Un terzo aspetto riguarda le relazioni con gli altri. Se in generale coloro che possono godere di relazioni interpersonali soddisfacenti sono contemporaneamente più felici e ricchi di senso, le cose cambiano quando ci si chiede se tali relazioni sono più o meno importanti, per esempio, dei risultati individuali.

 

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confundustria

il 'lavoro nobilita' e, addirittura 'rende felici' ? Magari i demoni .. Ricordiamo che, nel Paradiso terrestre, Adamo ed Eva NON lavoravano !!😎

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