ROMA. In occasione della Giornata Mondiale della Terra Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, lancia il suo nuovo piano di riduzione della CO2: entro il 2030 si impegna a tagliare le proprie emissioni inquinanti del 30% rispetto ai livelli del 2019. Il che significa circa 460 mila tonnellate annue di anidride carbonica in meno nell’atmosfera.
La società, in linea con quanto stabilito nell’Accordo di Parigi, ha adottato quello che viene definito uno Science-Based Target e si è impegnata a ridurre le emissioni delle proprie attività, per una transizione ecologia verso un’economia low carbon.
Attualmente sono soltanto 10 le aziende italiane sulle oltre mille complessive a livello globale che hanno sottoscritto un SBT con obiettivi validati. Il tutto si concretizza nel Piano Industriale 2021-2025, nel quale Terna ha previsto 8,9 miliardi di euro di investimenti per lo sviluppo e l’ammodernamento della rete elettrica nazionale, il livello più alto mai previsto da Terna per il nostro Paese.
Nell’attuale scenario di crisi pandemica, Terna ha recentemente rinnovato il proprio impegno verso i 10 Principi del Global Compact e i 17 SDGs dell’ONU rafforzando il suo ruolo centrale di regista e abilitatore del sistema energetico italiano, principale realtà in grado di accompagnare il paese verso il raggiungimento degli obiettivi europei di “emissioni nette zero” entro il 2050.
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