in modo eccessivo o al limite delle proprie capacità. L’uomo pesca troppo e male, e stravolge l'ecosistema marino. Il risultato - denuncia da anni il«C’è bisogno di invertire la rotta - commentain Italia -. Le premesse per riuscirci, anche nel nostro Paese, ci sono».
Consumatori per i quali è difficile capire quale pesce venga o meno da pesca sostenibile. «L'unica strategia è fidarsi dei bollini, come il nostro marchio blu, o dei rivenditori - sottolinea Oppia - perché i parametri sono diversi e in alcuni casi impossibili da conoscere, se non per un biologo marino.
In occasione della Giornata mondiale degli oceani, Msc lancia la campagna social @grandefuturoblu invitando a condividere sui social un collage fotografico che affianchi il proprio luogo di mare del cuore alla ricetta di pesce preferita. Ma soprattutto chiede ai consumatori di essere più consapevoli: «se quel tal pesce proviene o no da pesca sostenibile - conclude Oppia -. Creiamo un movimento di sensibilizzazione che aiuti davvero i nostri oceani.
Nessuno farà la propria parte, nè i pescatori, vedi gli ultimi fatti accaduti in Sicilia: reti illegali, uccisione di delfini/squali, nè le persone, che continueranno a mangiare pesce e carne. Perché non rispettano la terra su cui vivono? La risposta è nella domanda.
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