Depistaggio via D'Amelio, Nino Di Matteo: 'Non fu solo strage di mafia. L'agenda rossa di Borsellino non è sparita per mano dei boss. Ci siamo scontrati con reticenze istituzionali bestiali' - Il Fatto Quotidiano

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DEPISTAGGIO VIA D'AMELIO L’ex pm Nino Di Matteo depone al processo: “Quella di via d’Amelio non è solo una strage di mafia. Ci siamo scontrati con reticenze istituzionali bestiali. L’agenda rossa non è scomparsa per mano dei boss”

. “Non credo che la strage di via D’Amelio sia solo di mafia. Il depistaggio cominciò con la scomparsa dell’agenda rossa di Borsellino. E le, il giorno dopo l’attentato”, ha spiegato Di Matteo, rivendicando la condotta tenuta nella prima fase dell’inchiesta. “Siccome l’ipotesi era che soggetti legati ai servizi avessero partecipato alla strage di via D’Amelio, avrei respinto di certo un eventuale loro tentativo di contribuire all’indagine.

Abbiamo fatto il possibile per accertarlo, anche scontrandoci con reticenze bestiali sulla presenza di esponenti delle istituzioni nel luogo dell’attentato, mi ricordo, dopo le stragi. Tutta l’indagine che è stata portata avanti con grandissima incisività da parte mia e dei colleghi Petralia e Palma. Io mi ero studiato le carte. Sono stati fatti anni di indagini, noi siamo arrivati a scontrarci cono”, ha detto il magistrato rispondenndo alle domande del pm Gabriele Paci.

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'L'esplosivo utilizzato in via d'Amelio e in tutte le stragi avvenute in Italia era di tipo militare e proveniva dalle basi Nato.' Ferdinando Imposimato

..perché dentro l'agenda rossa non c'erano SOLO i nomi dei boss.

Di Matteo ha il coraggio di dire le cose che molti sanno, ma che nessuno ha il coraggio di ammettere. Le stragi di Capaci e di Via D'Amelio sono stati delitti di stato, vere e proprie esecuzioni le cui sentenze di morte sono state emesse dalle istituzioni.

c è tutto lo schifo della politica italiana dei servizi segreti povera italia

Avanti Savoia!

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